Русский - Русско-Итальянское  общество «Sibita» (Сибирь-Италия) Italiano - Sito dell'associazione culturale russo-italiana Sibita (Siberia-Italia) Sito dell'associazione culturale russo-italiana Sibita (Siberia-Italia)

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Sito dell'associazione sulla Siberia. Belle fotogallerie.

Krasnoyarsk - Centro amministrativo del Territorio di Krasnoyarsk

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Fotogalleria della sfilata di carri e costumi organizzata il 12 giugno 2008 in occasione del 380 anniversario di Krasnoyarsk
 

* Sibita 10 anni
* VI Carnevale veneziano
* I giorni della fotografia
* Storie di viaggi in Russia


 


Io, Napoletano stregato dalla Siberia
Storia di Ferdinando e del suo centro di cultura italiano tra le nevi .
("Il Mattino"di Napoli -Giovedi 19 Luglio 2001)
GIANFRANCESCO RAIANO

 

Per oltre mezzo secolo il solo nominarla faceva correre un brivido gelido lungo la schiena. Il regime dell'ex Unione Sovietica sapeva che anche il piu' accanito oppositore temeva i lunghi inverni siberiani e l'esilio nell'immenso territorio ai confini con la Cina era la condanna piu' temuta. Eppure, proprio la Siberia e' stata la regione che ha meglio superato la difficile crisi del post comunismo. Le aziende produttrici di alluminio, le piu grandi della Russia, funzionano ancora a pieno regime, come quelle per la trasformazione del legname. Le immense foreste di lerici e betulle, che accompagnano per migliaia di chilometri il corso della ferrovia transiberiana, rappresentano una risorsa economica pressoche' inesauribile. Nella regione di Krasnoyarsk, un territorio grande sette volte l'Italia e abitato da poco piu' di otto milioni di persone, la crisi economica del 1998 che mise in ginocchio la Russia e avviso il declino politico di Boris Eltsin, e' addirittura divenuta un'occasione di rilancio produttivo e turistico. Qui vivono i veri russi: declama una brochure pubblicitaria. Qui vivono i veri russi e... un napoletano. Diavoli di napoletani che ti ritrovi dappertutto: nelle isole Vergini e negli atolli sperduti della Polinesia. Ma qui, dove l'inverno dura nove mesi e il termometro scende spesso a meno quaranta gradi, ci vivrebbe a fatica un altoatesino, figurarsi un napoletano abituato al caldo mediterraneo. E invece Ferdinando Bustelli a Krasnoyarsk ci e' giunto, ha messo su casa con una bella moglie siberiana e ci si ritrova bene. In citta' vivono un milione di persone, ma un italiano fa notizia, soprattutto se come Ferdinando istituisce un'associazione Italo-siberiana e avvia dei corsi di lingua italiana, con qualche puntata anche nel dialetto napoletano. I siberiani sono persone splendide, come la loro terra: hanno un senso della collettivita che non ha eguali. Qui l'inverno e' bellissimo con le piazze animate da enormi statue di ghiaccio e alberi di Natale altissimi intorno ai quali ci si raduna la sera per il solo gusto di stare insieme. E poi i siberiani sono colti, vanno spessissimo a teatro e amano da impazzire la cultura italiana. Basti pensare che in occasione del centenario della morte di Giuseppe Verdi hanno organizzato una settimana di celebrazioni": gli occhi di Ferdinando brillano mentre racconta quella terra che sente ogni giorno sempre piu' sua. E, grazie a lui, anche un po napoletana: lo scorso inverno per quattro serate il cineclub dell'associazione ha proiettato film di Toto'. Toto' nella citta' che non esiste. Gia', percio' fino a pochi anni fa Krasnoyarsk non appariva neanche sulle mappe geografiche e la ferrovia vi faceva scalo solo per operazioni militari. Una citta' resa fantasma per il resto del mondo a causa dei grandi arsenali missilistici che vi si trovavano. Un fantasma che ora sta imparando a parlare napoletano. Sopra