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Ieri, oggi e domani 

Il film è articolato in 3 episodi, ambientati nelle 3 città italiane più grandi
(Napoli, Roma e Milano) tutti interpretati dalla coppia Sophia Loren - Marcello Mastroianni, diretti dal regista Vittorio De Sica, su soggetti scritti da tre grandi autori della cultura italiana.
 

Adelina e Carmine Sbaratti

Il primo episodio, intitolato Adelina è stato scritto da Eduardo De Filippo. La vicenda, realmente accaduta, ambientata a Napoli nel quartiere di Forcella negli anni cinquanta, è quella di una venditrice abusiva di sigarette, Adelina Sbaratti nel film, che, per non essere arrestata, ricorre ad una lunga serie di maternità. Il carcere sarà evitato fino a quando il marito Carmine non cederà sessualmente a tutta questa lunga serie di maternità. L'ispirazione nasce dalla storia vera della contrabbandiera napoletana Concetta Muccardi, che per non andare in carcere ebbe ben 19 gravidanze, 7 delle quali finite con la nascita di figli[1]: la donna continuò il suo "mestiere" di venditrice di sigarette di contrabbando fino alla morte, avvenuta il 21 novembre del 2001 all'età di 78 anni.


Anna e Renzo

Il secondo episodio, intitolato Anna è stato scritto da Alberto Moravia e Cesare Zavattini è espressione cinematografica, in chiave sarcastica, di quella spietata critica alla società borghese italiana che è uno degli elementi caratterizzanti dell'opera dello scrittore romano. Narra di una ricca signora milanese che intrattiene una tresca amorosa con un uomo di modeste condizioni, quasi per cercare un'evasione dal suo arido mondo. Basterà, però, un banale incidente perché la reazione di Anna riveli il vero valore di questo rapporto pseudo-amoroso.

Mara e Augusto

Il terzo episodio, intitolato Mara, è stato scritto da Cesare Zavattini e ci propone una splendida squillo che abita a Roma accanto alla terrazza di un seminarista che si invaghisce di lei. Mara sta al gioco ma si accorge di aver fatto un errore quando il seminarista minaccerà di abbandonare gli studi per provare fino in fondo le gioie della vita secolare. L'episodio è reso celebre dalla scena cult dello spogliarello di Mara (Sophia Loren), accompagnato dalle note di Abat-jour (Salomé), successo di Henry Wright, sotto gli occhi di un famelico Mastroianni, nei panni di un cliente bolognese. L' indimenticabile scena sarà riproposta in Prêt-à-Porter di Robert Altman trent'anni dopo,[2] in chiave ironica, da una Loren sempre affascinante e da un Mastroianni che stavolta finisce per addormentarsi. Lo stesso, altrettanto celebre, spogliarello di Kim Basinger in 9 settimane e ½ ha ben più di un punto di contatto con questa scena.