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Giuseppe Verdi
200 anni
* Storie di viaggi in Siberia
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Nuovo cinema
Paradiso
Salvatore
Di Vita, da quando ha lasciato il paesino di cui è
originario non vi ha mai più voluto rimettere piede e da
trent'anni vive a Roma, dove nel frattempo è diventato un
affermato regista cinematografico. Una sera, al suo rientro
a casa, scopre dalla sua compagna la notizia della morte di
un certo Alfredo, e per tutta la notte rivive i ricordi
della sua infanzia. Dopo la fine della seconda guerra
mondiale, in un paesino siciliano, Giancaldo, il cinema è
l'unico divertimento. Siamo alla fine degli anni quaranta.
Totò, un bambino povero che vive con la sorella e la madre,
è in attesa che il padre, che risulta disperso, ritorni
dalla Russia. Totò svolge il compito di chierichetto per don
Adelfio, parroco del paese e gestore della sala
cinematografica "Cinema Paradiso". Don Adelfio censura tutte
le scene di baci all'interno dei film perché le ritiene
troppo sconvenienti. Salvatore, affascinato dal
cinematografo, tenta invano di assistere di nascosto alle
proiezioni private per il prete e di rubare qualche scena
tagliata dal proiezionista Alfredo.
Quest'ultimo
è un uomo analfabeta con cui Totò cerca di stringere
amicizia, nonostante l'atteggiamento contrario di sua madre
e l'atteggiamento un po' scontroso di Alfredo. In occasione
dell'esame di licenza elementare a cui partecipa anche
Alfredo, Totò riesce finalmente a fare un accordo con lui:
il bambino darà ad Alfredo i risultati della prova, ma in
cambio il proiezionista dovrà insegnare a Totò tutti i
trucchi del mestiere.
Una sera il pubblico reclama a
gran voce il secondo spettacolo e, poiché la sala è stata
chiusa, Alfredo e Totò decidono
di accontentarli proiettando il film sul muro di una casa
della piazza del paese. Una distrazione dell'uomo è la causa
di un incendio che si propaga velocemente all'interno della
cabina di proiezione. Totò riesce a salvare l'amico, che
purtroppo perde la vista. Grazie all'intervento di un
paesano diventato milionario, Spaccafico, la sala
cinematografica viene ricostruita e prende il nome di "Nuovo
Cinema Paradiso". Inizia così una nuova epoca per questo
cinema al cui interno lavora il bambino, che d'ora in avanti
proietterà pellicole non più censurate.
Salvatore, diventato adolescente, conosce Elena, una
studentessa figlia di una ricca famiglia, e se ne innamora,
ma i genitori di lei non gradiscono la loro relazione e
decidono di trasferirsi. Nel frattempo il ragazzo è chiamato
nell'esercito a Roma e perde completamente le tracce di
Elena; tornato in Sicilia si rivede con Alfredo che gli
consiglia di abbandonare per sempre la sua terra natale. Con
quest'ultimo ricordo la mente di Salvatore torna alla realtà:
nonostante sia un regista ricco e famoso è deluso della sua
vita, e decide di partire per la Sicilia.
Il
funerale di Alfredo diventa l'occasione per confrontarsi con
il suo passato e con le persone che avevano popolato la sua
infanzia. Anche il Nuovo Cinema Paradiso, oramai è chiuso ed
inutilizzato da sei anni, ha perso il suo splendore e
Salvatore non può che assistere immobile alla sua
demolizione. Il regista ha anche l'occasione di rivedere
Elena, ma solo per l'ultima volta: lei è ormai sposata con
un vecchio compagno di scuola di Totò. Dopo aver scoperto di
non essersi incontrati l'ultima volta per una serie di
coincidenze (e per l'intervento dello stesso Alfredo),
vivono una notte di passione, destinata però a rimanere
unica, e Totò non può fare altro che tornare a Roma con una
bobina di pellicola che gli ha lasciato in eredità Alfredo:
questa è un montaggio dei baci censurati da don Adelfio e la
sua proiezione commuove Salvatore che con quelle immagini
ricorda la sua infanzia.
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